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Blended learning: basi e condizioni quadro

La digitalizzazione apre nuove strade nella formazione professionale per sostenere, collegare e gestire i processi di apprendimento. L’introduzione di strumenti didattici digitali che raggruppano diversi luoghi di formazione solleva interrogativi su numerosi aspetti, come la governance, la protezione dei dati e la trasparenza. Il progetto mira a elaborare basi e condizioni quadro a livello partenariale per rispondere a queste domande.

La digitalizzazione apre nuove strade nella formazione professionale per sostenere, collegare e gestire i processi di apprendimento. Diverse organizzazioni del mondo del lavoro (oml) hanno riconosciuto l’importanza di questa tendenza, che offre infinite possibilità. Gli strumenti didattici digitali sono particolarmente innovativi in quanto promuovono un apprendimento globale che collega gli obiettivi di tutti i luoghi di formazione.

Con l’introduzione degli strumenti didattici digitali, i luoghi di formazione devono confrontarsi con diversi aspetti (competenze, finanze, protezione dei dati, trasparenza, ruoli, ore di studio, ecc.) che devono essere definiti a livello partenariale all’inizio di ogni processo di sviluppo. Al momento non esistono né basi né condizioni quadro universalmente valide.

Il 27 maggio 2020 l’assemblea plenaria della CSFP ha approvato il rapporto della Commissione della formazione professionale di base sul blended learning. Il testo definisce i concetti di «blended learning» e «piattaforma d’apprendimento» e propone delle soluzioni applicabili ad alcuni ambiti d’intervento che devono essere discusse e concordate su base partenariale.

In seguito, un gruppo di progetto composto da rappresentanti di oml, Cantoni e Confederazione ha elaborato una guida sul blended learning con alcune soluzioni specifiche per gli ambiti d’intervento individuati. Il documento definisce i processi e le condizioni quadro per l’introduzione di questo metodo in determinate professioni su scala nazionale nonché altri aspetti come il finanziamento delle giornate di blended learning nei corsi interaziendali, l’assegnazione delle note, la garanzia della qualità e l’aggiornamento dei responsabili della formazione professionale. La raccomandazione, che pone le basi per un’attuazione coordinata di queste novità a livello partenariale, è in consultazione fino alla metà di marzo 2022 presso i Cantoni, le oml, le associazioni dei lavoratori e la Table Ronde Scuole professionali. I risultati della consultazione saranno discussi nei diversi organismi della CSFP e sottoposti per approvazione alla CTFP nel novembre 2022.

Enti incaricati Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale CSFP
Unione svizzera degli imprenditori USI
Unione svizzera delle arti e mestieri usam

Contatti CSFP
Katja Dannecker 
+41 31 309 51 77
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Scopo del progetto

Il progetto ha lo scopo di fornire una solida base alle forme di apprendimento innovative (in questo caso il blended learning) grazie all’elaborazione di condizioni quadro comuni. Le condizioni quadro devono garantire un’attuazione uniforme delle sequenze di blended learning assicurando nel contempo qualità, efficienza e certezza del diritto nel quadro del processo di riforma.

Stato del progetto

La pubblicazione della guida segna la conclusione del progetto; le riflessioni in merito però non si fermano qui, dato che questa forma di apprendimento diventa sempre più importate e dovranno essere discussi aspetti pedagogici, tecnici, finanziari e giuridici. Inoltre, viste le esigenze di pianificazione e di attuazione, l’introduzione di questo modello innovativo e la sua implementazione tecnica vanno previste in una fase precoce del processo di sviluppo delle nuove professioni.

Maggiori informazioni

Guida “Blended Learning”

 

Un’iniziativa dei partner per lo sviluppo della formazione professionale